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le istituzioni totali
Oltre Il Giardino è un archivio interattivo dedicato alla storia che dal manicomio ha portato all’avvio e allo sviluppo sul territorio di una rete di servizi per la salute. Oltre cinquantamila fotografie e altrettanti documenti a partire dal 1908 e più di cinquanta ore di riprese da film, video, telegiornali, e trasmissioni televisive dal 1964. Oltre il manicomio e oltre la comunità terapeutica, entrambi figli del potere psichiatrico, stava una sfida diversa. Si tratta di prendersi carico delle difficoltà concrete di vite sofferenti, di contesti fragili, delle contraddizioni dei ruoli e delle inerzie istituzionali per contrastare l’esclusione, la discriminazione e la negazione delle persone, delle loro libertà e dei loro diritti. Immagini tratte dal fondo di Oltre Il Giardino, di Fabio Battellini e di persone a noi ancora non note.
la denuncia di morire di classe
Curato nel 1969 da Franco Basaglia e Franca Ongaro Basaglia, Morire di Classe. la condizione manicomiale fotografata da Carla Cerati e Gianni Berengo Gardin è un’opera di critica delle condizioni manicomiali. Le fotografie sono accompagnate da testi originali e citazioni. Fu Franco Basaglia, direttore dell’Ospedale Psichiatrico di Gorizia, a chiedere ai due fotografi di indagare le condizioni manicomiali nella stessa Gorizia, a Ferrara, Firenze e in altre città italiane. L’opera viene ancora oggi considerata essenziale nel processo di deistituzionalizzazione delle realtà manicomiali italiane. Immagini tratte dalla pubblicazione di Sconfinamenti n 14, 2001 Agenzia Sociale.
documentare il cambiamento
Claudio Erné, Fabio Battellini e Gian Butturini documentano il cambiamento all’interno dell’Ospedale psichiatrico di Trieste. Catturano momenti importantissimi del processo di deistituzionalizzazione, come la creazione di Marco Cavallo e la trasformazione dei reparti, attestando anche le condizioni drammatiche che ancora erano presenti e lanciando al contempo messaggi di speranza e cambiamento. Immagini tratte dal fondo Oltre il Giardino e tra i provini delle pubblicazioni Basaglia a Trieste di Claudio Erné e Tu interni io libero di Gian Buttirini.
da gorizia a trieste. da leros a valona.
Di nuovo contro le istituzioni totali: Antonella Pizzamiglio realizza nel 1989 a Leros (Grecia) un reportage in quello che è stato definito il peggior manicomio mai visto al mondo. Quegli scatti-denuncia avrebbero permesso l’intervento della Comunità Europea che finanzierà nel 1990 un progetto che cambierà le sorti di migliaia di persone. Marco Spanò nel 2003 nel manicomio di Valona (Albania) rintraccia immagini che risuonano con quelle greche e italiane dei decenni precedenti.
un parco che continua a deistituzionalizzare
Il parco culturale di San Giovanni sorge tra i padiglioni ristrutturati e abbandonati del vecchio manicomio. Tra le facoltà dell’Università di Trieste e il Dipartimento di Salute Mentale, si nascondono paesaggi artistici e imprese di cooperazione sociale. Il giardino di San Giovanni, curato dalla Cooperativa Agricola Monte San Pantaleone, ospita uno dei roseti più importanti d’Europa con cinquemila differenti rose, segni concreti della meraviglia che mantiene viva la memoria terribile della violenza istituzionale. Nel vecchio padiglione dei “tranquilli”, la cooperativa Lister ha inventato una sartoria sociale come spazio di riciclo e rivalorizzazione dove ombrelli rotti e vecchi tessuti trovano altre forme di espressione: rituale della deistituzionalizzazione per ridare dignità a oggetti e soggetti dimenticati. Il parco è un simbolo, di cura e diversità, e allo stesso tempo un luogo materiale di benessere. Un benessere affermato ogni giorno, tenendo insieme culture e generazioni della città, in quello che fu una volta il manicomio, e per affermare un tentativo comune per continuare a trasformare il reale.